Smeraldo

 

Il mare Smeraldo era magnifico e i pesciolini saltellavano come a dare il benvenuto ai bagnanti, arrivati, come sempre, con i loro barconi di lusso. L’oro luccicava dai polsi e dai meravigliosi petti abbronzatissimi e le bollicine dello champagne fluttuavano sorridenti verso il sole, nei bicchieri di cristallo Baccarat. Tutta la costa del mare Smeraldo in estate si fermava: niente bagni per i poveri residenti, brutti e  oltraggiosi  verso la perfezione, solo barche di lusso, donne da mozzare il fiato, pranzi luculliani e vini dei migliori al mondo. Tutte le estati, bere, scopare, rilassarsi e farsi intervistare dalle tivù di mezzo mondo, sfoderando denti bianchissimi e occhiali vintage; tutto il resto è noia e povertà, per miserabili. Sui fondali del mare Smeraldo, a 900 metri di profondità, c’era subbuglio. Qualche bollicina dal sottomare in agitazione  arrivava fin su, vicino ai barconi, creando stupore e la corsa per le foto dagli iphone di ultima generazione, quelli cui puoi fare di tutto, anche il sesso hi-tech, se rimani solo a guardare la luna e la tua pupa o il tuo pupo sono affogati in un mare di cocaina. Questa estate le bollicine dal fondale marino erano sempre più intense. In una fessura nel fondo del mare dove la luce non arrivava, il Comandante Oscuro, un pesce Balensqualo, lungo 108 metri, era in agitazione, la sua pinna vibrava come non mai e la sua coda, per il nervosismo e la rabbia, batteva con violenza nelle pareti della grotta, facendo volteggiare milioni di mosche marine. “Mi son rotto i coglioni acquatici – disse ad una folla di pesci, riuniti dopo una sua chiamata – “ non se ne può più di questa gentaglia, occupano il nostro mare per mesi, spendono cifre da capogiro mentre i nostri amici Senza Lusso del mondo terrestre sono alla fame, scaricano nel nostro mare, ossia il nostro mondo, migliaia di quelle porcherie che solo gli umani sanno inventarsi, stanno avvelenando noi e i poveracci della terra ferma e nessuno che si muove … è ora di finirla”- Decine di pinne applaudirono il Comandante Oscuro e urla boccheggianti si levarono chiedendo vendetta. Il Comandante chiamò in privato i capi delle maggiori specie marine dei fondali del mare Smeraldo e prepararono il riscatto contro gli Invasori di Lusso: ormai non si poteva più né aspettare né sopportare. Le festicciole nei barconi intanto continuavano con abbronzatissimi brindisi che suggellavano affari milionari e matrimoni da favola e con intrecci politici di tutte le appartenenze che amoreggiavano con orge senza freni, accoppiandosi per far nascere l’autunno parlamentare.

 Le vedette mandate in superficie dal Comandante Oscuro, dei pesci Siluro Invisibili, studiarono il piano che il Comandante stesso approvò senza esitazione. La Brigata dei Granchi Tagliatori, famosissimi nei fondali marini per le loro chele taglienti come bisturi terrestri, capeggiate dal capitano Chela Mortifera, dovevano iniziare l’attacco, nascondendosi nelle cucine dei barconi e dando il via alla rivolta. In combutta con i poveracci della terra ferma si fecero consegnare ai cuochi dei lussuosi barconi, come bocconcini per i famelici signorotti. Una volta a bordo, i Granchi Tagliatori si nascosero minuziosamente e si prepararono all’incursione. La notte dei bagnanti d’oro, andava avanti con schiamazzi, slinguate e vomitate chimiche in mezzo al mare, fino alle prime ore del mattino, fino allo sfinimento. Durante il riposo nelle ore successive, il sonno riparatore della comitiva del più grande barcone di lusso di tutto lo Smeraldo, fu violato da un urlo disumano che veniva da una stanza che accoglieva una copia: un Granchio Tagliatore tagliò di netto un capezzolo di lei e un altro, Chela Mortifera in persona, tagliò, anche se visibilmente disgustato, un testicolo di lui e contemporaneamente venne attaccato tutto il restante del gruppo: piedi, braccia e orecchie vennero staccati di netto, praticamente una macelleria: i Granchi Tagliatori esagerarono; qualcuno si buttò in mare convinto che fosse una buona idea, ma non lo fu: dei pesci Pinne Elettriche scaricarono migliaia di watt sui fuggiaschi, fulminandoli all’istante. I pesci Siluro Invisibili, che scrutavano la situazione, se la ridevano con gusto e finito lo spettacolo si inabissarono per portare il resoconto dell’attacco al Comandante Oscuro, che aspettava con ansia. Raccontata la grandiosa lotta contro gli Invasori di Lusso, il Comandante non sembrò particolarmente contento e Sil, uno dei pesci Siluro Invisibile chiese al suo Capo: “Abbiamo vinto, non è soddisfatto mio Comandante?” Il grandioso pesce Balensqualo con la faccia visibilmente pensierosa, rispose “ Ho sentito delle vibrazioni potenti sul mio corpo, sta per arrivare la nave di lusso più grande in assoluto con il Grande Capo Terrestre, il più potente di tutti, voglio lui, e lo voglio qua”- disse il Comandante Oscuro. – “cazzo marino …” – rispose il pesce Sil, con gli occhi sgranati dallo stupore.

La notizia dell’attacco marino al barcone di lusso fu subito dimenticata, d’altronde in estate si muore sempre di più:  nel traffico di ferragosto, nei cantieri e per il troppo caldo se si raccoglie pomodori. Si muore di qua, si muore di là. Passò qualche giorno e  il tutto sembrava scivolare in una lentezza piacevole, il sole brillava come non mai e il mare Smeraldo era uno splendore, come sempre. Intanto il Comandante Oscuro, pensando al Grande Capo Terrestre, in pochi giorni riuscì a preparare il piano alla perfezione. Questa volta avrebbe fatto la cosa alla grande e definitivamente. Voleva sbarazzarsi degli Invasori di Lusso fin dalla radice. Mobilitò tutto l’Apparato Abissale Rivoluzionario, i migliori pesci presenti  negli abissi del mare Smeraldo: Piovre Rotanti, Cani Marini Mordenti, Murene Multi Denti e ancora una volta i granchi Tagliatori, capitanati, sempre, dal temutissimo Chela Mortifera. Le imbarcazioni del Lusso erano in agitazione per l’attesa del Grande Capo Terrestre, pronti per l’accoglienza; sirene suonarono per il benvenuto, casse di Champagne  erano a mollo con il ghiaccio, donne bellissime in fila per sopperire alla bava del Grande Capo, bellimbusti incipriati di cocaina saltellavano dall’eccitazione e i fuochi d’artificio esplodevano in un fragore assordante, mentre nella terra ferma gli abitanti Senza Lusso si alimentavano di rabbia, odiando il teatrino degli invasori, un teatrino osceno. La nave di Lusso del Grande Capo Terrestre era mastodontica, aveva centinaia di camere, 9 elicotteri, tre piccoli aereo, 300 uomini di equipaggio e 40 che un tempo chiamavano puttane. Col trambusto della festa nessuno questa volta si accorse delle bollicine che salivano in superficie dai fondali del mare Smeraldo. L’attacco fu fulmineo. Centinaia di Granchi Taglienti invasero la nave di lusso catapultati dentro dalle Piovre Roteanti, creando scompiglio e incredulità all’inizio e del vero e proprio terrore dopo, quando iniziarono a tagliuzzare a più non posso fra i lussuosi ospiti del Grande Capo; il sangue schizzava dappertutto e ci fu un fuggi fuggi generale creato dalla paura e dall’orrore. I Cani Marini erano riusciti a salire a bordo arrampicandosi dalle scialuppe e iniziarono a mordere gli umani di Lusso e brandelli di carne si frapponevano in mezzo agli stuzzichini e agli aperitivi; le olive si rinsecchirono di colpo come a presagire la fine della festa. Le Murene Multi Denti si divertivano a inseguire le donnine che correvano dallo spavento, le inseguivano e le mordevano il culo, pezzi di carne avvolte dai perizoma, come involtini, cadevano a terra mentre le Murene sghignazzavano a denti stretti. Una Brigata di Piovre Roteanti riuscì a trovare la camera del Grande Capo, dove si era nascosto insieme ai suoi uomini di fiducia; sfondata la porta, il capo della Brigata urlò con un ghigno da paura: “ Chi di voi è il Grande Capo” – subito rispose uno, tremolante: “Io sono il maggiordomo” – il capo brigata, dopo averlo squadrato per bene, disse: “ Questa l’ho già sentita, prendetelo … è lui …”. Il Grande Capo non poté reagire e venne subito immobilizzato dalle Piovre che lo legarono come un salame, gli misero in bocca un’alga del fondale marino e lo trascinarono fuori, immergendolo nel mare Smeraldo. Due bollicine suggellarono la sua scomparsa. Il Grande Capo Terrestre fu accompagnato dalla Brigata delle Piovre Roteanti fin nelle profondità degli abissi del mare Smeraldo dove nella sua grotta lo aspettava il Comandante Oscuro, lo aspettava con trepidazione. Arrivati nella grotta, le Piovre buttarono, letteralmente, il Grande Capo dentro la sua prigione: era visibilmente terrorizzato e mai si sarebbe immaginato di finire così in basso. Il Comandante Oscuro lo guardò un istante e dopo aver dato una sventagliata con la sua coda disse: “Mi aspettavo qualcosa di più, sei un mollusco di una bruttezza che non ho mai visto, con quella pancia flaccida e la testa da tartaruga malata, ma andiamo oltre. Ti ho fatto prelevare non per conoscerti, farabutto, ma perché  rappresenti il sistema, anzi sei il Sistema, che ho deciso di annientare. L’alga che hai nel muso ti garantisce l’ossigeno per resistere tre giorni, non potrai parlare e non me ne frega un cazzo marino, devi solo fra un clic nella mia Tastiera Marina Planetaria che è collegata col tuo Centro Comando Sistema. Se ci tieni alla tua pellaccia floscia devi azionare l’annullamento totale di tutti gli ingranaggi che fino ad ora ha tenuto in un unico corpo tutto il tuo Impero Terrestre: sfruttamento, guerra, povertà e dominio.”-  Il Grande Capo Terrestre dopo aver macchiato i pantaloni di lino finissimo, con le scariche che le sue viscere attuarono per la paura, cercò di fare cenno per un “no” e il Comandante, senza scomporsi tanto, con un fischiò chiamò la Brigata delle Murene Multi Denti e con un cenno fece capire loro di iniziare con il banchetto. Le Murene iniziarono con l’alluce del piede sinistro e il mignolo del destro e così il Grande Capo ripensò velocemente al suo segnale discorsivo trasformando il suo “no” in un inconfondibile “si” e piano piano avvicinò il suo dito per azionare il comando: clic. La Tastiera Marina Planetaria mandò il segnale al Centro Comando Sistema e tutti i suoi ingranaggi vennero avviati al blocco totale e venne azionato anche il messaggio in codice terrestre che il Comandante Oscuro mandò con righe sottolineate  con urgenza. 2000 navi furono caricate d’oro, di mercanzie varie, soldi, mangimi per animali, giochi per bambini e tantissimi libri; la dicitura urgente dette il via alle operazioni ed in giro di due giorni le navi arrivarono nella terra ferma abitata dal popolo senza Lusso. Venne attuata la procedura definitiva del fine delle guerre e vennero chiuse tutte le basi militari e così si suicidarono tantissimi gerarchi con le stellette, giustamente, consapevoli della loro inutilità in un mondo senza guerra; I capitali degli ormai ex Invasori di Lusso vennero ridistribuiti in ricchezza per il popolo senza Lusso: una ricchezza che avrebbe garantito loro di non lavorare per i prossimi 300 anni. Il clic del comando fecce imbizzarrire tutto il fondale marino, persino i Molluschi Dormienti che da duemila anni ronfavano negli abissi del mare Smeraldo, ebbero un sussulto  da una meravigliosa sveglia e si precipitarono, anche se con lentezza, a festeggiare con gli altri. Dalla terra ferma si udirono tenores, ballu tunnu e fucilate di gioia. Il Comandante Oscuro chiamò i Cani Mordenti e disse  loro di portare l’ex Capo Supremo in superficie o comunque di toglierlo immediatamente dalla sua vista. Un Cane Mordente disse al suo compagno di Brigata : “Cosa dici, lo portiamo in superficie?” – “ Certo, come no …” rispose l’altro Cane, con un sorriso fra i denti. Una bollicina comparve in mezzo al meraviglioso mare Smeraldo, solo una piccola bollicina, mentre il sole splendeva come non mai.

Errante