Rafforzare ed estendere la resistenza

val-di-susa

 

La solidarietà è un’arma! pubblichiamo

un saluto dalla Valle di Susa che continua a resistere: una Resistenza popolare che crea fiducia e consapevolezza, e non solo dei propri bisogni, ma anche delle proprie possibilità.

Che la misura sia colma, ritorna ad essere un sentire comune e, nel conflitto che dovrà ripartire, abbiamo davvero bisogno di tutti, di tutte le esperienze e di tutte le memorie di lotta: per questo urge più che mai bisogno di “rafforzare ed estendere resistenza”.
Con la speranza che possa contribuire al dibattito, allego qui sotto il mio intervento di giovedì 3 scorso davanti al tribunale di Torino.
Un abbraccio di evasione. Nicoletta Dosio

Quanto tempo è passato da quando i Padri costituenti, ancora animati dal vento di Liberazione che spazzò via il nazifascismo e accese nuove, ahimè disattese speranze, dichiaravano che

«La resistenza, individuale e collettiva, agli atti dei pubblici poteri che violino le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla presente Costituzione, è diritto e dovere di ogni cittadino».

Quei diritti, quei doveri, per noi, per me, non sono un semplice slogan, ma ispirazione di vita e di azione.

Dalla prima misura cautelare inflittami, l’obbligo di firma, sono passati ormai quattro mesi. Ora, attraverso i successivi aggravamenti, sono giunta agli arresti domiciliari, che non sto rispettando.

Continuo la mia consapevole, condivisa, felice evasione contro provvedimenti preventivi che sono più che mai strumento di intimidazione, tentativo di minare una lotta giusta e collettiva, per questo irriducibile.

Evidentemente, il mio gesto di ribellione, che sono determinata a portare avanti fino in fondo, ha rotto lo schema di repressione che umilia le persone e le rende subalterne alle decisioni vendicative dei tribunali. La palese difficoltà del tribunale di Torino ad applicare quella che chiamano “l’obbligatorietà dell’azione penale” di fronte al mio pubblico e rivendicato “reato” di evasione è il maggior riconoscimento della forza di popolo che mi sostiene e insieme un messaggio attivo di fiducia e incoraggiamento per quanti subiscono arbitrii giudiziari che sembrano incontrastabili.

Un’evasione che vuole essere nuova tappa della lunga resistenza collettiva praticata dal movimento NO TAV contro i grandi, sporchi interessi del partito trasversale degli affari.