Samantha, il mostro e quattro poveri idioti a margine …

 

Nei giorni scorsi, come collettivo redazionale del sito moras.noblogs.org, abbiamo presentato il film di Samantha Comizzoli, “israele : IL CANCRO”, organizzandolo come evento in solidarietà con la Palestina.

Hanno partecipato all’incontro un centinaio tra giovani, persone, prima solo incuriosite e poi partecipi e coinvolte, e numerosi compagni, più “rodati”, presenti per conoscere più a fondo il mostro sionista e la sua incessante, continua, impunita, foraggiata e legittimata guerra di annientamento del popolo palestinese.

Samantha è riuscita, con potenza, a dare uno spaccato crudo e privo di veli della quotidianeità della vita in Palestina, in questo caso nella West Bank proprio nei giorni dei bombardamenti a tappeto sulla Striscia di Gaza, che ha lasciato la sala ammutolita.

Poche le domande e gli interventi perché poco spazio il film lasciava alle parole. In sala si percepivano dolore e rabbia, lasciando solo agli sguardi, parecchi lucidi, una sorta di intesa e di senso di fratellanza che solo i compagni che hanno a cuore i fratelli palestinesi sanno capire.

Durante la presentazione del film è girata voce che un gruppuscolo di sionisti nostrani, pochi poveri idioti, hanno fatto girare in rete una sorta di petizione per ostacolare la riuscita dell’evento, voce che non ha suscitato interesse alcuno, perché  la sala era proiettata davvero altrove e più in alto, a capire meglio il massacro palestinese, e non certo ad occuparsi di questi quattro, stavolta non poveri, ma utili idioti.

La serata si è conclusa con una più forte consapevolezza che il mostro va ostacolato in tutti i modi e che la Palestina è nella nostra quotidianità di lotta … fino alla vittoria.

Di seguito pubblichiamo il resoconto di Samantha: Barbagia.

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Di Samantha Comizzoli :
LA BARBAGIA…

Il collettivo Moras, Movimento di Resistenza Anticapitalista Sardegna, (https://moras.noblogs.org/ ) mi ha invitata per presentare “israele, IL CANCRO” e “parleranno le pietre”. La sala privata a Nuoro era piena di persone, alcuni in piedi. Al termine del film la gente era ammutolita, ma in fondo è questo l’effetto che fa, devastante. La verità ti travolge.
Devo dire però, che sono stata più travolta io da loro, dagli abitanti della Barbagia e dalla Barbagia stessa.
Colline verdi con pietre ed ulivi, assenza di autostrade e ferrovie, basi militari e divise con i mitra spianati dappertutto…. a quel punto mi sono sentita visivamente in Palestina. Ho scoperto, poi, di non esserci solo visivamente.
La ricchezza di una Terra è nel suo Popolo.
Il collettivo Moras ha avuto sì ospitalità per me, ma ha avuto soprattutto umanità; e non solo per me.
Entri nelle case e sul tavolo ci trovi bottiglie di vino e il formaggio, fuori dalla casa gli animali che si muovono liberi. Incrociamo un gregge di pecore per la strada, l’auto si ferma ed aspetta. Mi dicono “è un intervallo”. Le pecore hanno tutte la campanella al collo e mi spiegano che ogni campanella ha un suono diverso, così il pastore capisce che pecora è. Ci sono oramai, pochissimi artigiani che fanno queste campanelle. Alcuni pastori mettono anche il nome alle pecore…. Quando la pecora non c’è più lascia il vuoto.
Visito Orgosolo, con i suoi murales di lotta: uno per la R.A.F. ed Ulriche, uno per il Che, due per la Palestina, uno per Francesco Lorusso e tanti altri murales… Fotografo i murales e l’ex sede municipale, piena di spari del Popolo, per protesta. Una pioggia battente ci impedisce di continuare e il gruppo dice “però anche la pioggia della Sardegna è diversa…”. Prima di lasciare Orgosolo incrociamo un uomo che ci invita a bere un caffè (non si può mai rifiutare). E’ simpatico e mi dice che a Ravenna c’è la tomba di un suo collega… Dante. Poco dopo ci dirà il suo nome e scopriremo che era un famoso Poeta. Ci saluta e scompare sotto alla pioggia.
Anticipiamo il nostro arrivo alla sala ed iniziamo a preparare per la serata. Il pubblico è incollato alle immagini ed alle parole nel film. Un centinaio di persone. Nel frattempo è uscito un comunicato di un gruppo sionista che invita il Sindaco di Nuoro a vietare la proiezione perchè “un film antisemita”. 100 persone c’erano e hanno visto la verità, hanno visto un film sui diritti umani e sanno che i sionisti stanno raccontando balle.
Spero di tornarci in Sardegna, presto. E’ una Terra da baciare tanto quanto la Palestina e sono stati i sardi a farla così bella. Mi dicono che lì tutti si scambiano quello che hanno, con solidarietà. Anche in Palestina è così. E’ stato, per me, rigenerante ed al tempo stesso ho pensato che è una Terra dove mi piacerebbe invecchiare.
Il giorno della partenza per la Sardegna, facebook mi ha bloccato l’account… per 6 giorni. Non me ne frega un cazzo, la vita, l’umanità, gli abbracci, la lotta…. non sono su facebook.