A pochi giorni dalla strage di Suruc, in Turchia, lo scenario che si sta profilando è ormai da assalto finale alle formazioni della sinistra rivoluzionaria e filo curda. Avevamo accennato delle anomalie sull’attentato al Centro culturale Amara contro i giovani socialisti e anarchici, pronti per andare a dar solidarietà a Kobane, anomalie che ormai sono diventate certezze.
Il boia Erdogan e il suo entourage hanno gettato la maschera e deciso di rompere il filo, anche se molto labile, di un possibile e durativo cessate il fuoco con il Pkk, imbastendo una sorta di caccia all’uomo, rastrellando ovunque i compagni, con l’utilizzo di 5000 poliziotti e delle tristemente famose brigate antiterrorismo. In questo contesto è stata uccisa a bruciapelo la compagna Gunay Ozarslan, usando successivamente persino gli idranti per cercare di disperdere i compagni e i parenti che la stavano onorando al suo funerale; il tutto con la fumosa e spudorata campagna mediatica della lotta all’Is, propagandata a livello internazionale e rilanciata da tutti i paesi imperialisti Nato.
E nel frattempo ha deciso per l’attacco diretto ai veri destinatari e non all’ISIS; come enfaticamente continua ad affermare. L’esercito turco ha lanciato una serie di bombardamenti sulle basi del PKK e su molti villaggi nella zona del Nord-Iraq. [nota 1]
Altro fronte su cui il governo turco è particolarmente impegnato e sensibile è quello dell’informazione in rete. Sono stati bloccati i siti delle testate giornalistiche considerate canali di informazione curdi e gli account Twitter, Facebook, Youtube.
La forza e la determinazione dei compagni si sta materializzando nell’unione per l’auto difesa e per la resistenza, iniziando a colpire e a difendersi dalle forze sanguinarie della repressione e colpendo anche personaggi legati all’Is e lasciati “girare” tranquillamente dal potere turco. Tutti ormai, dal Pkk, Dhkp-C,Ydg-H e Hdp ma anche dai movimenti progressisti, parlano apertamente di resistenza antifascista su tutti i fronti e con tutti i mezzi.
La lotta sarà lunga, sarà dura e, guidata dalla stella di Kobane, sarà vittoriosa.
Onore alla compagna Gunay
Onore ai resistenti antifascisti turchi.
Onore alla lotta di resistenza curda.
Nota 1: Decine di F16 sono decollati dalla base di Diyarbakir per tutta la notte. Si registrano una decina di feriti tra la popolazione civile (tra cui un giovane e un bambino di 11 anni. Il bilancio non è stato più grave solo perchè i guerriglieri del PKK hanno dato l’allarme dando vita ad una evacuazione prima dell’inizio del fuoco. Nel corso degli scontri di stanotte, secondo il sito BreakingNews, il PKK ha abbattuto un elicottero dell’esercito turco.
In questa situazione è maturata la dichiarazione di fine del cessate il fuoco e di interruzione del processo di pace da parte del PKK.
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