Solidarietà internazionalista
Dopo il rapimento del giudice Kiraz a Istanbul e il successivo massacro da parte delle forze speciali turche, il 1° aprile, in una delle tante retate repressiva, è stata arrestata la sedicenne Sila Abalay. La compagna dal giorno ha iniziato lo sciopero della fame – che prosegue fino ad oggi – per chiedere lo status di prigioniera politica e la fine del suo isolamento.
Sila è accusata di appartenere al Dhkp-c, l’organizzazione che ha progettato il sequestro del procuratore; sequestro compiuto per chiedere, da parte dei compagni turchi, chiarezza sull’uccisione di un giovane di 15 anni ucciso da un lacrimogeno della polizia mentre passeggiava per le vie limitrofe di Gezi Park, dove era in corso una manifestazione.
l compagni del Dhkp-c chiedevano semplicemente giustizia per quel ragazzino di 15 anni, visto che il poliziotto che lo ha assassinato vive protetto dalle maglie del potere.
Sila Abalay è in condizioni molto critiche, resiste con la forza della sua giovane età e con la consapevolezza di lottare per la giustizia sociale. Fino alla vittoria.
Libertà per Sila e per tutti i compagni imprigionati dalla repressione turca.
La solidarietà è un arma.
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