Antonio: “Bachi’, ma secondo te, che fine facciamo con la Fluorsid?”
Bachisio: “Bah, se devo dirtela tutta, non è che c’ho capito granché. Sì, hanno combinato un po’ di casino, effettivamente non è che abbiano smaltito tutto come si doveva, forse hanno anche esagerato, ma se quelli vanno avanti, ci chiudono la fabbrica e noi rimaniamo a casa, col culo per terra. E come si fa? Cosa gli do da mangiare ai miei figli, le chiacchiere sulla bonifica? Meno male che i sindacati hanno detto che il posto di lavoro non si tocca. Qualcuno se lo dovrà porre il problema, no?”
Antonio: “E vabbè ma checcazzo, e se poi risulta che siamo ammalati?”
Bachisio: “Ohi, itte ammalati, perché tu malato sei? Malati sono quelli di Seveso, non noi. Noi siamo ancora in ponte, non ci ammazza nulla, a noi!”
Antonio: “Boh, se lo dici tu…”
Bachisio: “E allora? il cazzo ci caga a noi l’amianto, ma cale amianto!? Vai e cerca poi se è vero che hanno fatto tutto a frufrè, mica l’hanno dimostrato. Hanno preso due sfigati che ce l’avevano con l’azienda, che magari per fargliela cagare hanno pure fatto i loffi, e noi ci dovremmo passare tutti? Vai vai, che non è così”
Antonio: “Boh, a me non è che mi piace molto questa storia. A me mi sembra che se queste fabbriche sono davvero così incasinate forse dovremmo fare qualcosa anche noi che ci lavoriamo, là dentro, e che poi quando torniamo a casa beviamo quell’acqua marcia e la usiamo pure per farci l’orto. L’orto biologico! Biologico proprio dev’essere, una passata di diossina ci mangiamo, altrochè…”
Bachisio: “Esu, mi che sei preso male con questa storia. E molla, tanto non le cambi tu le cose. E poi, cosa vorresti fare? Far chiudere la fabbrica davvero? Boicottare la produzione? Sabotargli i macchinari? E poi? Cos’hai ottenuto? Noi alla fame e loro in panciolle alle Bahamas … Vai vai, cammina a lavorare, vai. Meglio un lavoro di merda in una fabbrica di merda che il niente assoluto e la miseria del tuo orto biologico … ”
Antonio: “Vabbè, allora ciao, ci vediamo domani in reparto”
Bachisio: “Eja, a domani mattina, ma di sera tutti allo stadio … FORZACCAGLIARIII …”
L'ordinamento giuridico borghese considera - sotto il profilo formale - il proletario “libero”, mentre il sistema economico borghese ne fa - di fatto - una sorta di schiavo. Il lavoratore salariato è, per così dire, “libero di essere schiavo”. E, del resto, questa sua condizione di completa subordinazione economica è sancita da quello stesso ordinamento giuridico borghese che, mentre tutela solo formalmente “la libertà” e “l’uguaglianza” dei cittadini, disciplina, nella sostanza, attraverso la tutela della proprietà privata, la disuguaglianza e due ben diversi concetti di libertà. www.marxists.org
WeWantBreadAndRosesToo!
Commenti recenti