comunicato sul presidio antifascista a Nuoro

Sabato primo aprile diverse decine di persone hanno dato vita ad un presidio antifascista davanti all’EuroHotel (ex Motel Agip) di Nuoro.
Grande la costanza e la motivazione dimostrate: quasi 5 ore di fianco al traffico cittadino di viale Trieste, sotto la pioggia e il vento freddo, respinti per strada con la motivazione “è un convegno privato”, filmati e fotografati continuamente dalla polizia.
L’occasione era imprescindibile: la doppia presentazione del ben noto libro di Edda Negri Mussolini “Donna Rachele mia nonna. La moglie di Benito Mussolini” e quella del testo di Gabriele Leccisi “Con Mussolini prima e dopo piazzale Loreto”.
Complice il silenzio istituzionale e sociale i fascisti del circolo Domenico Leccisi si sono potuti permettere uno spazio in cui propagandare la loro visione distorta della storia ben protetti da un numero spropositato di poliziotti, carabinieri, digossini, con caschi, scudi, manganelli, un blindato, un numero impressionante di volanti che facevano la ronda per poter arginare antifascisti e antifasciste armati invece di striscioni, risate, bambini e bambine, cori, pazienza e determinazione.
Per tutto il pomeriggio il presidio ha animato viale Trieste senza poter entrare dentro il parcheggio dell’EuroHotel ed ha perfino subito qualche provocazione come quella di Edda Negri Mussolini che si è prodigata in un inchino davanti ai cori antifascisti ben protetta da decine di poliziotti. Dopo ore di attesa finalmente verso le 18.00 i fascisti sono usciti dall’EuroHotel scortati da un blindato della polizia e da un cordone di antisommossa, ben due auto e nemmeno dieci persone dentro. La signora Negri Mussolini invece ha preferito non uscire affatto e restare al sicuro dentro l’hotel.
Il presidio ha rotto il mutismo assordante sul circolo Domenico Leccisi che per due volte in poco tempo ha potuto srotolare striscioni e fare presidi nella città di Nuoro. Già il 12 febbraio infatti erano presenti in via Don Bosco con uno striscione sulle foibe mentre il giorno 25 marzo, mentre ci si preparava alla manifestazione antifascista a Sassari, occupavano i giardini Vittorio Emanuele con uno striscione contro l’immigrazione, anche lì totalmente blindati dalla polizia.
Va sottolineato l’ingente dispiegamento di forze messo in atto dalla questura per salvaguardare l’incolumità di 6 fascisti rinchiusi in un hotel. Non bisogna far passare sotto silenzio ciò che sta accadendo in città e nel resto dell’isola, quello che è accaduto sabato primo aprile ha dimostrato che Nuoro è antifascista ed ha gli anticorpi per affrontare le merde fasciste.
Memori della nostra storia riteniamo necessario contrastare attivamente la presenza fascista nel territorio e per questo andremo avanti fino a che l’agibilità politica di questi personaggi non venga contrastata in maniera effettiva.
State poco sereni, a piazzale Loreto c’è ancora posto, ci rivedremo per le strade…

Antifasciste e antifascisti – Nuoro