Con la rivolta palestinese, fino alla vittoria

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Nuovamente gli artigli della bestia sionista affondano nella carne dei fratelli palestinesi:migliaia di prigionieri rinchiusi nelle carceri naziste di israele,centinaia di minori torturati e giustiziati per strada, interi villaggi distrutti, decine di esecuzioni sommarie per le strade di Palestina, sono il contorno di un sopruso che va avanti da troppo tempo.

La vulgata vomitevole della stampa internazionale che segue le direttive imperialiste Usa e Ue in Medio Oriente trasforma la spaventosa e vergognosa colonizzazione di un intero popolo in una semplice diatriba tra religioni, in una guerra dei coltelli tra i carnefici arabi e le vittime dal sangue ebreo. E intanto si continua a far fatica a seguire la conta dei morti, in questa terra martoriata: solo dal 1° ottobre ad oggi sono stati uccisi 55 palestinesi, molti giovanissimi, poco più che bambini o adolescenti.

Ci sentiamo vicini come non mai ai giovani palestinesi, ai ragazzi e alle ragazze, che in questi giorni stanno lottando e morendo, ribellandosi all’occupante sionista e al collaborazionismo dell’Autorità Nazionale Palestinese; ci sentiamo vicini a questi giovani che col loro sangue stanno riuscendo a mettere in risalto la logica imperialista sulla “situazione medio orientale”, sul controllo dell’intera zona, che sta innescando la cancrena della guerra, dai risvolti ormai mondiali, per il riassetto dominante.

Ci sentiamo vicini al popolo palestinese, alla sua lotta e al suo orgoglio perché consapevoli che le barricate di questo popolo sono le nostre barricate, quelle che si opporranno con tutta la forza necessaria contro le basi e non solo militari, da dove partono gli impulsi che il dominio imperialista utilizza per portare avanti l’occupazione della Palestina e lo sfruttamento di interi popoli.

Sul nostro territorio si addestrano i mercenari di mezzo mondo per portare avanti questa logica crudele e proprio in questi giorni la Trident juncture, la vergognosa e mastodontica macchina da guerra, calpesta la nostra terra, con tale scopo e con vergognosa prepotenza. Ci opporremo con forza e determinazione, con rabbia e col sangue agli occhi, pensando ai nostri fratelli di Palestina e a tutti i popoli sotto il dominio imperialista.

Solidarietà con la resistenza palestinese

Solidarietà con i prigionieri palestinesi

Contro la Nato e l’imperialismo

Fino alla vittoria