Riceviamo e pubblichiamo
Il progetto gender nasce nel 2014 per le classi della scuola primaria e materna di tutto l’apparato scolastico italiano. Obbiettivo prefissato di tale progetto è l’inserimento All’interno della scuola di temi ed argomenti mai toccati prima ( purtroppo) dal sistema scolastico-educativo nazionale: Diversità, educazione sessuale, integrazione e come amano dire i creatori del progetto, più che integrazione inclusione, in pratico il rispetto e l’annullamento degli schemi mentali che discriminano e creano le diversità e le disuguaglianze nelle menti e quindi nella società futura, i bambini. L’unico pensiero che mi balza alla mente nel leggere l’iniziativa (dopo aver approfondito l’argomento vista la scarsa fiducia che meritano i programmi ministeriali con tutti i passi indietro di questi anni, dal revisionismo storico all’appiattimento culturale) e stato un esclamazione; era ora!. Per poter comprendere meglio devo illustrare alcuni aspetti del progetto. Il 28 marzo del 2008 si sono concluse le procedure per la stipula della convenzione tra l’UE e il dipartimento per le pari opportunità in merito al progetto PRAGES ( practising gender equality in science) che consiste nel comparare le diverse strategie attuate per promuovere la presenza delle donne nei posti decisionali relativi alla ricerca scientifica nelle istituzioni pubbliche. Il progetto è caratterizzato dai 4 seguenti aspetti; 1- studio della lotta alla segregazione verticale sia nell’ambito della scienza sia in vari altri ambiti professionali, sociali e politici; 2- Rafforzamento della comprensione dei legami tra l’esclusione delle donne e quella che può essere definita come un insufficiente socializzazione del genere nella scienza, ossia la resistenza della comunità scientifica nel riconoscere e gestire le dinamiche sociali e di genere che guidano la produzione e la valutazione della ricerca scientifica;3- approccio comparativo da un punto di vista geografico, cioè paesi europei che non europei; 4- concretizzazione delle indicazioni in termini di politiche. Questo è il capitolo riguardante le pari opportunità a livello europeo, poi l’Italia sviluppa su tali linee guida un progetto scolastico chiamato GENDER,la seguente è la linea guida del progetto: “Donne, giovani, neri, omosessuali, altri – (che) – possiedono corpi che sono costruiti sulla dicotomia eccesso-difetto, che sono rappresentati come eccessivi nell’emotività, nella fisicità, nella sessualità – o mancanti – nell’intelligenza, nel controllo, nella forza – rispetto ad un modello normativo che appare essere quello del corpo del maschio bianco, adulto ed eterosessuale”, dove in sostanza si parla di UGUAGLIANZA tra generi, razze, popoli. Dietro una terminologia asettica, quasi avvocatesca c’è una visione antropologica secondo la quale è finito il tempo in cui l’umanità si divide naturalmente in due sessi: i maschi e le femmine, gli uomini e le donne. 2014”STRATEGIA NAZIONALE PER COMBATTERE LE DISCRIMINAZIONI BASATE SULL’ORIENTAMENTO SESSUALE E SULL’IDENTITà DI GENERE”. Questo è il titolo dell’azione voluta dal governo italiano tramite il dipartimento per le pari opportunità.
TESTI DI LETTURA DEL PROGETTO
Un piccolo riassunto sui testi di lettura è molto importante per capire meglio di ciò che stiamo parlando; 1- PICCOLO GIALLO E PICCOLO BLU; 2- IL LITIGIO; 3-LIBRO DELLE FAMIGLIE.
1-PICCOLO GIALLO E PICCOLO BLU: Il testo è fondamentalmente un libro di colori, scritto da Leo Leonni nel 1956, è totalmente un libro illustrato a punti di colore, ove i due punti, giallo e blu, creano un amicizia fra loro talmente forte, andando a creare il verde, che nella mescolanza dei due è semplicemente il prodotto naturale. Alla fine le famiglie comprendono la diversità e l’unicità dei colori, dove ognuno pone le proprie specificità e la propria personalità non appiattendosi l’uno sull’altro e creando una simbiosi più forte ed una maturazione di entrambi gli individui, tramite delle semplici macchie di colore si esce dalla visione stereotipata degli elementi separati con uno dei due dominante, e tale concetto è valido in ambito familiare, lavorativo, sociale e qual si voglia rapporto umano.
2-IL LITIGIO; Un libro di lettura per bambini di Claude Boujon fino ai 6 anni, dove due conigli, signor bruno e signor grigio abitano vicini e vanno d’amore e d’accordo, l’unica cosa che li differenzia è il colore della pelliccia. Un giorno però l’uno non sopporta più le usanze ed i modi di fare dell’altro e viceversa, e li avviene fra loro una rottura con un brutto litigio dove tutti e due si comportano in modo dispettoso e cattivo. Una brutta avventura li costringe ad unire le forze e ritornano amici.
3-IL LIBRO DELLE FAMIGLIE- Questo testo di Todd Parr,tratta la diversità della famiglia, alcune sono gialle ,rosse nere, altre sono in un modo ed altre sono in un altro ma tutte sono famiglie e tutte sono belle.
Questi sono solo alcuni dei testi incriminati e messi al rogo, ma la lista dell’inquisizione e ben più lunga.
Il tutto in Sardegna è associato al progetto “Nati per leggere” voluto dalle scuole e fatto in compartecipazione e condivisione con le maestre di ruolo, supportate da una specifica insegnante che lavora a titolo gratuito, il tutto per un ora ogni due settimane.
Qui inizia la storia che puzza di medioevo….
Associazioni cattoliche, vaticano, media vaticanisti e fascisti, casapound, forza nuova, milithia cristi e quant’altro si schierano apertamente contro il progetto, definendolo fuorviante e diseducativo, contro la famiglia “tradizionale” ( poi un giorno qualcuno mi spiegherà questo concetto), e che porta i bambini a diventare omosessuali, “deviati” e confusi, instaurando in loro il dubbio e l’incertezza, sia sulla loro appartenenza sessuale che sulla sovranità della famiglia e delle istituzioni. L’attacco si sviluppa immediatamente con una tartassante campagna mediatica sui media come famiglia cristiana, l’avvenire ed altri e sulla rete con un filmato aberrante. Non sortendo gli effetti voluti , l’ingranaggio si muove in modo collaudato, scatena le parrocchie,andando a colpire nel cuore delle comunità, con la “chiamata alle armi “ di tutte le associazioni ecumeniche locali, sermoni pieni d’odio e intolleranza dagli altari, messa al bando dei libri, petizioni firmate e manifestazioni pubbliche.
Così la cosiddetta società civile illuminata, vile come suo solito, pur non condividendo, sta zitta e non protesta, perché ci si può indignare su tutto, ma il sistema clericale rimane comunque un tassello intoccabile del vivere civile, pensate lo avessero fatto, che so io, musulmani od induisti una cosa del genere, si sarebbe scatenato un putiferio, in una coraggiosa quanto inquisitoria campagna di difesa “dei diritti umani e della libertà”, tutta protesa a riaffermare( qualora ce ne fosse bisogno) l’orgoglio bianco,maschio, cristiano e borghese, di ogni piccolo paesucolo di questo triste stato.
Io credo non si possa avallare un comportamento del genere, ciò vorrebbe dire esserne complici, ed io non voglio essere complice ma nemico di chi vuole la cancellazione totale del laicismo, di chi pretende un ritorno al medioevo ove i libri sono posti al severo giudizio di altrettanto severi ignoranti, incapaci di logica e di critica, e portati in lotta dal loro pastore, come un vero gregge di pecore( no me ne abbiano i pastori e le pecore).
La partecipazione delle forze politiche fasciste quali forza nuova e casapound pone il problema su uno specchio più ampio, amplificando il trombone dell’intolleranza, del razzismo e della violenza di genere,pone il consolidamento di un patto fascio-clericale profondo unito dal principio di conservazione e preservazione a discapito dell’altro, insomma ricrea le logiche razziali ed oppressive di inferiorità e sfruttamento del diverso, del non allineato, dell’”inferiore” per definizione.
Oggi come prima, si pone il problema di combattere contro l’aberrante mostro oscurantista, secondo il mio parere con gli stessi strumenti usati dal nemico: Ogni comunità in ogni dove si ribelli unendo i genitori che non accettano tutto questo e facciano valere la loro voce a scuola attraverso assemblee scolastiche, articoli sul giornale, petizioni e quant’altro, costringendo in questo modo, il corpo insegnante prima di tutto ed altri genitori poi, a schierarsi e prendere una posizione, dove non l’hanno già presa o da una parte o dall’altra, boicottate le attività commerciali e lavorative( loro lo fanno da sempre), non entrate più in quei negozi della vostra comunità e fate in modo che anche gli altri non ci vadano e abbiate la pazienza di parlare e spiegare, noto che la gente non sapendo è più portata a difendere loro che non noi.
La difesa di questo progetto non è fine a se stessa, come di per sé non nè vuole essere neppure l’esaltazione e l’elogio massimo perché fra le pieghe ne individuo i limiti e le contrarietà,( ma tutte legate ad altri aspetti), ma diventa lo strumento di una battaglia oggettiva di uguaglianza e diritto sociale.
Soprattutto credo sia importante riaffermare la laicità della scuola e capire che perdere una battaglia del genere significa creare altre due generazioni di conservatori, benpensanti ed acritici figli di dio.
Zoseppe 4-03-2015
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