La globalizzazione della guerra: La “Lunga Guerra” dell’America contro l’umanità
di Michel Chossudovsky
Global Research Publishers, Montreal 2015
Il progetto egemonico dell’America nell’era post 11 settembre è la “globalizzazione della guerra” in base al quale la macchina militare USA-NATO – unitamente alle operazioni segrete di intelligence, le sanzioni economiche e la spinta al “cambio di regime” – viene dispiegata in tutte le principali regioni del mondo. La minaccia di una guerra nucleare preventiva è utilizzata anche per ricattare i paesi affinché si sottomettano.
Questa “lunga guerra contro l’umanità” si svolge nel pieno della più grave crisi economica della storia moderna. Essa è intimamente legata ad un processo di ristrutturazione finanziaria globale, che ha portato al crollo delle economie nazionali e all’impoverimento di ampi settori della popolazione mondiale.
L’obiettivo finale è la conquista del mondo dietro il paravento dei “diritti umani” e della “democrazia occidentale”.
La globalizzazione della guerra: La “ Lunga Guerra” dell’America contro l’umanità
di Michel Chossudovsky
Global Research Publishers, Montreal 2015
Estratto dal Prefazione
La “globalizzazione della guerra” è un progetto egemonico. In Medio Oriente, Europa orientale, Africa sub-sahariana, in Asia centrale ed Estremo Oriente sono in corso simultaneamente importanti operazioni di intelligence militari e sotto copertura. L’agenda militare statunitense combina le più rilevanti operazioni di teatro con azioni sotto copertura volte a destabilizzare Stati sovrani.
Sotto un’agenda militare globale, le azioni intraprese dall’alleanza militare occidentale (USA – NATO – Israele) in Afghanistan, Pakistan, Palestina, Ucraina, Siria e Iraq sono coordinate ai più alti livelli della gerarchia militare. Non si tratta di operazioni militari e di intelligence frammentarie. L’attacco delle forze israeliane di luglio-agosto 2014 a Gaza ha avuto luogo in stretta consultazione con gli Stati Uniti e la NATO. Le azioni in Ucraina e la loro tempistica hanno coinciso con l’offensiva dell’attacco a Gaza.
A loro volta, le imprese militari sono strettamente connesse ad un processo di guerra economica che consiste non solo nell’imporre sanzioni a paesi sovrani, ma anche in atti deliberati di destabilizzazione dei mercati finanziari e delle valute, al fine di minare le economie nazionali dei nemici.
Gli Stati Uniti ed i loro alleati hanno lanciato un’avventura militare che minaccia il futuro dell’umanità. Mentre andiamo in stampa, le forze statunitensi e della NATO vengono dispiegate in Europa orientale, Ucraina compresa. L’intervento militare degli Stati Uniti su mandato umanitario sta procedendo in Africa sub-sahariana. Gli Stati Uniti ei suoi alleati stanno minacciando la Cina con il “Pivot to Asia” del presidente Obama[1].
Oltre a ciò, sono in corso manovre militari alle porte della Russia, che potrebbero potenzialmente portare all’escalation.
Gli attacchi aerei americani cominciati nel settembre 2014 contro l’Iraq e la Siria col pretesto di combattere lo Stato islamico fanno parte di uno scenario di escalation militare che si estende dal Nord Africa e dal Mediterraneo orientale all’Asia centrale e meridionale.
L’alleanza militare occidentale è in uno stato avanzato di prontezza operativa. E altrettanto la Russia.
La Russia viene dichiarata “aggressore”. È contemplato lo scontro [confrontation] militare USA-NATO con la Russia.
La delega legislativa al Senato degli Stati Uniti denominata “Russian Aggression Prevention Act” (RAPA) ha “posto gli USA sul percorso del conflitto militare diretto con la Russia in Ucraina.”
“Qualsivoglia guerra USA – Russia rischia di degenerare rapidamente in una guerra nucleare, dal momento che né gli Stati Uniti né la Russia sarebbero disposti ad ammettere la sconfitta, hanno entrambi molte migliaia di armi nucleari pronte all’uso, ed entrambi si basano sulla dottrina militare della Controforza che incarica i loro militari, in caso di guerra, di distruggere preventivamente le forze nucleari del nemico.”
La Russian Aggression Prevention Act (RAPA) è il culmine di oltre venti anni di preparativi di guerra USA-NATO, che consistono nel accerchiamento militare sia della Russia che della Cina:
“Dal momento in cui è crollata l’Unione Sovietica, nel 1991, gli Stati Uniti hanno inesorabilmente perseguito una strategia di accerchiamento della Russia, così come hanno fatto con altri individuati [da loro] come nemici, tipo Cina e Iran. Hanno portato 12 paesi dell’Europa centrale, tutti ex alleati di Mosca, nell’alleanza NATO. La potenza militare USA è ora direttamente ai confini della Russia.”
Sull’autore:
Michel Chossudovsky è un autore pluripremiato, docente (emerito) di Economia presso l’Università di Ottawa, fondatore e direttore del Centro per la Ricerca sulla Globalizzazione (CRG) di Montreal e redattore del sito www.globalresearch.ca. Egli è l’autore di La Globalizzazione della povertà e nuovo ordine mondiale (2003) e di America’s “War on Terrorism” (2005). Il suo ultimo libro è intitolato Towards a World War III Scenario: The Dangers of Nuclear War (2011). Collabora anche con l’Encyclopaedia Britannica. I suoi scritti sono stati pubblicati in più di venti lingue. Può essere raggiunto a: crgeditor@yahoo.com
[1] [dottrina strategica dell’amministrazione Obama che consiste in un progressivo riposizionamento strategico americano nella regione.
- http://www.treccani.it/geopolitico/saggi/2014/la-politica-estera-di-obama-e-il-nuovo-pivot-asiatico.html, di Mario del Pero – NdT]
fonte: http://www.globalresearch.ca/the-globalization-of-war-americas-long-war-against-humanity/5426125
Traduzione a cura della redazione di MoRAS
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