La rete capillare del neofascismo in Italia è costituita da esponenti della vecchia guardia dell’estrema destra, sempre più insinuata nelle istituzioni, da figli della nuova borghesia e dalle nuove frange del proletariato metropolitano che trovano nelle sirene fascistoidi l’attrazione per dare corpo alle loro frustrazioni. I gruppi più rappresentativi di questo marasma sono Casa Pound, Forza Nuova e altri gruppuscoli come Militia, Fronte Nazionale, confluito con la Destra di Storace; il Movimento sociale – Fiamma tricolore, fondato dal repubblichino Rauti, che si occupa tendenzialmente di propaganda fascista; Lealtà e Azione, presente soprattutto al Nord, dove la loro “occupazione”, invece, è caratterizzata nel colpire i gay e gli extracomunitari. Altri gruppuscoli sono legati al mondo calcistico, ma a parte un po’ di fumo negli spalti e qualche tafferuglio con le guardie, sono praticamente il nulla, politicamente. Ma quelli più in “vista” sono, come dicevamo, Casa Pound e Forza Nuova.
Casa Pound nasce come centro sociale nel 2003, di ispirazione fascista, ha trovato visibilità con alcune occupazioni di stabili e riesce a coinvolgere diverse centinaia di persone, giovani soprattutto. Una delle sue strategie più stravaganti è stata quella di “impossessarsi” di alcune “bandiere” della sinistra, riabilitando nella bolgia fascistoide persino Che Guevara, Chàvez e Majakovskij, per avere così più agibilità in una classe proletaria sempre più confusa, sfaldata e senza alcun riferimento. La lotta per la casa, la lotta contro l’europeismo bancario, infarciti dal solito populismo nazionalista e patriottico e la lotta allo “straniero” sono i loro cavalli di battaglia. All’università son presenti con la dicitura di Blocco Studentesco, ma praticamente solo a Roma, anche se abbastanza numerosi e in alcuni casi pronti a forzare la mano, trovando però, generalmente, una “buona” risposta dagli studenti dell’aria antifascista. L’humus ideologico di questa feccia, trova la sue radice nell’Msi ed infatti il suo punto di riferimento ed ideologo è il già noto Gabriele Adinolfi, missino prima e Terza posizione e Nar poi, il tutto legato con il resto della
vecchia paccottiglia fascista che le istituzioni, soprattutto col ventennio berlusconiano, hanno riesumato e fortificato. Tutto questo per tenere a galla la logica borghese del vivere in “sicurezza” e in perenne emergenza, utilizzando la vulgata sempre funzionante delle “devianze” e della “razza” per onorare e tutelare la patria, la casa e la famiglia.
Ovviamente questi sono i livelli più bassi dell’accozzaglia fascista, ma ciò non toglie la pericolosità dell’utile idiozia dei giovani di Casa Pound e degli elementi che ci gravitano intorno. Il 13 dicembre 2011 a Firenze, tale Gianluca Casseri, affiliato a Casa Pound Pistoia, schizza con la sua follia razzista e spara su ambulanti africani, per poi suicidarsi; vengono uccisi i senegalesi Samb Modou e Diop Mor, un terzo viene ferito e altri si salvano miracolosamente. Casa Pound vigliaccamente prende subito le distanze, negando addirittura la conoscenza del Casseri, mentre alcune testimonianze e alcune foto lo ritraevano insieme con tutto il gruppo neofascista, come provato e documentato dai compagni di Pistoia. Molto interessante è il dossier, sempre dei compagni di Pistoia, sui rapporti fra Casa Pound e la questura, in cui esce fuori un quadro inquietante sulle connivenze fra la repressione e i fascisti. L’ultima vergognosa provocazione contro i bambini rom a Roma, impedendo loro di andare a scuola, passata quasi in sordina, è la dimostrazione del loro “poter fare” all’interno delle istituzioni, che non è certo rassicurante.
Forza Nuova, l’altro gruppo più rappresentativo di questa melma fascista, è nata nel 1997 partorita da Roberto Fiore e Massimo Morsello. Roberto Fiore fu uno dei fondatori di Terza Posizione, fu condannato nel 1985 per banda armata e associazione sovversiva insieme a Morsello, e durante la sua latitanza fu protetto dal MI6, il servizio secreto britannico. Dal primo governo Thatcher gli viene, infatti, riconosciuto lo status di rifugiato politico e in sostanza rimane “latitante” per vent’anni. Gli intrecci della malavita comune e neofascista romana, trovano sempre un filo conduttore con Fiore, che “stranamente” però, i processi sfiorano appena e ne esce sempre candidamente pulito. Forza Nuova storicamente si rifà al fascismo storico e al peronismo, raccogliendo intorno a sé il tradizionalismo cattolico e frange di skinhead, “occupandosi” tendenzialmente di immigrati e campagne contro l’aborto. Fiore e camerati vari si presentano alle votazioni con quasi tutto l’arco politico destroide e in quasi tutto il territorio nazionale e nel 2008 dopo le dimissioni di Alessandra Mussolini, diventa eurodeputato. Nel 2009 Forza Nuova si presenta alle elezioni europee candidando Mario Sossi, il magistrato con simpatie fasciste che indagò e fu rapito dalle Brigate Rosse; insomma le istituzioni hanno assorbito egregiamente questi loschi personaggi e ne hanno rivalutato le loro propensioni “democratiche”.
Nel corso di questi ultimi anni le aggressioni fasciste contro i compagni (ma non solo) sono state centinaia, come documentato dal sito ECN [ http:/www.ecn.org/antifa/ ].
Come la storia ci dimostra, questi figuri sono gli utili servi idioti di questo sistema, pronti anche ad uccidere. Qui di seguito vogliamo ricordare gli ultimi compagni caduti per mano fascista:
– 19/5/1991 Auro Bruni. Morto nell’incendio appiccato al csoa corto circuito di Roma
– 17/03/2003 Davide Cesare (Dax) militante del cs Orso di Milano. Un gruppo di fascisti aggredisce con decine di coltellate Dax, l’ultimo fendente alla gola gli sarà mortale. A seguito dell’omicidio, avvenuto in presenza di altri compagni due dei quali feriti a loro volta, i militanti antifascisti accorsi sul luogo dell’accaduto verranno aggrediti dalle forze dell’ordine, anche se la rappresaglia più pesante avverrà all’interno dell’ospedale dove sono stati portati i feriti ed il corpo senza vita di Dax.
– 27/8/2006 Renato Biagetti del cs Acrobax di Roma. Focene, comune di Fiumicino, una serata tra amici finisce con due balordi che aggrediscono armati di lame Renato, Paolo e Laura. Renato non ce la fa.
– 01/05/2008 Nicola Tommasoli. Verona un gruppo di fascisti picchia brutalmente Nicola riducendolo in coma irreversibile.
(fonte CSA Germinal di Terni)
Come dicevamo sopra, questi illustri fascisti e i loro sguatteri, stanno sempre più “allargandosi” e ormai sono presenti in quasi tutto il territorio nazionale. In Sardegna Forza Nuova ha i suoi referenti a Cagliari, Sassari, Alghero e Nuoro, entrando nel loro sito si possono trovare i contatti regionali e provinciali e nella loro pagina Fb Sardegna sono presenti centinaia di “mi piace” e “condivisioni”. Casa Pound invece è presente a Cagliari e Oristano, ma alcune scritte stanno iniziando ad apparire un po’ ovunque. Certamente sono pochi e abbastanza idioti, ma non certo da sottovalutare.
Ovviamente non siamo negli anni venti e le camice nere non son pronte col loro tallone di ferro e l’olio di ricino, ma non eravamo negli anni venti neanche quando esplose la bomba a Piazza Fontana o quando in piazza morivano ammazzati giovani militanti e gente comune, e anche allora non si parlava di fascismo fino a quando il sangue e il coraggio dei compagni, come inchiostro
indelebile, non hanno scritto la storia di quegli anni, con nomi e cognomi e responsabilità. Alcuni assorbiti dal dimenticatoio di una fossa, altri ancora “democraticamente” in giro, come dicevamo.
Un assaggio del trasformismo del fascismo, cosiddetto, del terzo millennio, lo si è visto con lo scandalo Mafia Capitale, dove il braccio armato e affarista di questi loschi individui, in combutta con buona parte dell’arco politico istituzionale, si muoveva agevolmente in un terreno “ben” conosciuto, ossia quello del potere; e questo non è certo un problema giudiziario/legale o almeno non solo, ma è il frutto della cosiddetta politica delle larghe intese, che non riguarda solo Roma, ovviamente. La nuova destra fascista, sa muoversi agevolmente sia all’interno del potere sia nelle periferie degradate delle grosse città, agendo sui due fronti: quello dello sfruttare il nodo affaristico legato alla gestione dei servizi e quello della guerra tra poveri (è lampante la gestione a Roma dei centri migranti e dei campi rom e allo stesso tempo la polveriera innescata col problema del “contesto abitativo” dove la destra sa muoversi con maestria).
Se questi gruppi stanno riuscendo a crearsi uno spazio “legale” , è grazie anche alla sinistra sempre più infagottata da un borghesismo istituzionale, dove il fascista non è più un nemico da combattere con tutti i mezzi, ma solo un avversario politico come tanti altri, che la democrazia parlamentarista deve accogliere fra le sue braccia, per la pacificazione sociale. Tutto questo ha portato a far sì che ormai si sia generalizzata l’idea, soprattutto fra i giovani, di non credere più all’attualità dell’antifascismo, di non credere più ai “rossi” e ai “neri” ma di mettere tutti sullo stesso piano “son tutti ladri, son tutti uguali, affaristi e imbroglioni”, portando ad un arretramento brutale delle coscienze, dove solo l’impegno costante e quotidiano e con l’antifascismo militante e culturale si può cercare di contrastare.
Antifascismo militante nell’ affrontare questi subdoli personaggi guardandoli negli occhi, affrontandoli nelle piazze e nelle strade, e antifascismo culturale, riprendendo in mano la memoria storica dei nostri partigiani, divulgandone e attualizzandone i sogni e le idee.
NO PASARAN !
Gennaio 2015
dossier Pistoia
http://www.autistici.org/zonarischio/admin/upfiles/DOSSIER-CP-1.0.pdf
http://www.carc.it/dossier%20definitivo.pdf
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