Il team ‘Mumia Abu-Jamal Needs Medical Care NOW! [Mumia Abu-Jamal ha bisogno di cure mediche ADESSO!] ha pubblicato 3 nuovi annunci:
Danville, Pennsylvania – 17 maggio 2015:
Non abbiamo visto o parlato con Mumia Abu-Jamal per tutta la settimana. È detenuto in isolamento in un ospedale senza accesso a visite di qualsiasi tipo o al telefono. Non vogliono neanche confermare dove è detenuto.
Questo è fortemente preoccupante.
Martedì 12 maggio scorso in serata Mumia è stato preso dall’infermeria della prigione al Geisinger Medical Center di Danville, Pennsylvania. Un’infermiera ha chiamato la moglie alle 20e30 avvisando che era stato trasferito perché aveva la febbre e delle terribili piaghe aperte. È stato visitato lo scorso sabato.
Da martedì Mumia Abu-Jamal è stato isolato dalla sua famiglia, dal suo avvocato e dal suo medico. Wadiya Jamal, sua moglie, ha cercato di entrare in ospedale.
L’èquipe legale e medica stanno lavorando sette giorni su sette.
L’avvocata Bret Grote (Abolitionist Law Center) e il co-difensore Bob Boyle stanno preparando un’azione legale d’emergenza da depositare nel Tribunale Federale. Essi hanno inoltrato richiesta di accesso al carcere e all’ospedale. Bret Grote, osserva:
“Il DOC [Department of Correction] ha dimostrato ancora una volta il suo disprezzo per i diritti umani e un’assistenza sanitaria adeguata, tenendo Mumia Abu-Jamal in isolamento dalla famiglia e dagli avvocati. Invece di riconoscere il valore del sostegno familiare e della consulenza legale per tutelare e migliorare la sua salute, il DOC sta trattando Mumia come una proprietà a cui possono essere arbitrariamente e impunemente negati accesso ed informazioni. In tutto il mondo ci sono persone che hanno combattuto con tutte le loro forze per Mumia per oltre 33 anni e tutti noi ne abbiamo bisogno ancora una volta per respingere questo ennesimo tentativo di farlo tacere. Chiediamo che a Mumia siano consentite visite e telefonate con moglie, famiglia ed avvocati.”
Sono state inviate lettere di richiesta di trattamenti diagnostici sia al Department of Corrections che al Primo ufficiale medico del Geisinger Hospital.
Prison Radio ha raccolto 47.269$ da 801 donatori. Anche se effettivamente non abbiamo ancora i dollari (sono in arrivo da IndieGoGo), ne abbiamo già inviato 20.000 agli avvocati e speso migliaia di dollari per le spese, medici, cartelle cliniche e viaggi. Abbiamo appena acquistato una pagina intera aggiungere su una rivista nazione. Stiamo tirando fuori tutte le risorse. Puoi chiamare, puoi scrivere? Puoi donare? bit.ly/rise4mumia
Attivisti, giornalisti e religiosi hanno cercato di vedere Mumia.
Una delegazione del Collectif Français ‘Libérons Mumia’ (Claude Guillaumaud-Pojol, Jacky Hortaut e Jonathan Lere) da Parigi è andata in ospedale e in prigione. Domenica scorsa le guardie carcerarie hanno negato loro la visita. Sabato Mark Lewis Taylor, professore al Seminario Teologico di Princeton è andato in ospedale come consigliere spirituale. È stato allontanato dopo ore di trattative con i funzionari della sicurezza.
Teniamo gli occhi su Mumia
Impedire a Mumia Abu-Jamal di parlare con il suo medico privato è allarmante. I medici di Mumia hanno prescritto il percorso medico appropriato da adottare per scoprire cosa sita provocando le gravi condizioni di salute croniche e ora di pericolo di vita di Mumia. Considerata la nostra recente esperienza che specifichiamo qua sotto, Mumia ha bisogno della consulenza del suo medico e delle cure della sua famiglia.
Nelle ultime due settimane, il medico di Mumia ha individuato gravi carenze nelle cure mediche somministrate dall’infermeria. Il medico di Mumia ha sottolineato che era necessaria una TAC. Il carcere ha detto che stava bene. Dopo che abbiamo ottenuto le cartelle, è risultato chiaramente che esistevano gravi problemi medici sollevati dai preoccupanti risultati della TAC. Poi a Mumia è stata data una crema a uso topico che nell’etichetta delle avvertenze era controindicata per il potenziale cancro molto specifico e raro, possibile causa della sua grave malattia della pelle. Chiaramente, era necessaria una biopsia ed è stata fatta la richiesta. Dopo aver sentito che il lunedì sarebbe stata fatta una biopsia, il medico di Mumia ha precisato immediatamente che avrebbe dovuto essere fatta nell’area del tronco. A Mumia è stata fornita quest’informazione. Ma poiché al medico di Mumia è stato impedito di parlare con gli operatori sanitari penitenziari e con i medici curanti, egli non ha potuto dir loro questo. Il DOC è stato informato che la biopsia doveva essere eseguita nella parte maggiormente proficua. Quando Mumia ha parlato con l’assistente del medico che ha condotto la biopsia in infermeria, non si poteva più cambiare la disposizione stabilita di fare la biopsia nel braccio. La preoccupazione è che ciò che potrebbe portare l’estrema condizione della pelle è un linfoma sottocutaneo a cellule T – un cancro curabile. Non possiamo escluderlo o confermarlo fino a quando non siano stati fatti i test appropriati. A Mumia è stato detto che nel mese di marzo è stato impedito ai medici dello SCI Mahanoy di ordinare ulteriori test da parte dei funzionari del Wexford Corporation, che ha l’appalto per le cure mediche nelle carceri della Pennsylvania. La divisione della Pennsylvania è chiamata “Correct Care Solutions” [giuste o adeguate o opportune soluzioni per l’assistenza – SIC! ndt].
Chiaramente Mumia ha bisogno di una diagnosi immediata, e poi di un piano di trattamento specialistico. Unitevi a noi nel mantenere Mumia vivo e poi nel vederlo libero.
Noelle Hanrahan, Direttore di Prison Radio
Danville, Pennsylvania – 18 maggio 2015:
Mumia è riuscito a parlare con sua moglie stamattina alle 9e30. Wadiya Jamal ha parlato con Mumia per 15 minuti al telefono. È in ospedale. Ha raccontato che le ha detto che “si sente molto bene”. Stava facendo numerosi esami. Ha anche detto che le sue piaghe erano “tollerabili”, il che, conoscendo Mumia, significa che sta ancora attraversando un momento molto difficile e che nonostante non trasudino, sono sempre molto dolorose. Durante il fine settimana ha avuto la febbre ed è stato tenuto in ospedale per questo. Non era in grado di usare il telefono, mentre era in infermeria (prima del suo trasferimento in ospedale il martedì) perché le sue gambe erano così dolenti che non poteva raggiungere a piedi il telefono nella stanza di giorno.
Giusto per essere chiari. Questa di oggi è stata una telefonata di 15 minuti. Non sono ancora ammesse visite. Il DOC della Pennsylvania sta impedendo a Mumia di vedere o parlare con i suoi avvocati o chiunque altro, compreso il suo medico.
L’avvocata Bret Grote (Abolitionist Law Center) e il co-difensore Bob Boyle stanno andando a una corte federale per contestare questa violazione costituzionale ad un avvocato per i loro clienti. Non appena registrato spediremo informazioni.
Teniamo gli occhi su Mumia
Vi preghiamo di rimanere in contatto per ulteriori aggiornamenti. Continuiamo le telefonate. Mercoledì ci sarà una conferenza stampa presso l’Ospedale Geisinger a Danville, PA. Se verrà trasferito nuovamente al carcere Mahanoy di Frackvile, la conferenza stampa probabilmente sarà lì. Collegatevi su www.freemumia.com e sulla pagina di Facebook per le ultime informazioni sulle dimostrazioni. E vi preghiamo, continuate a chiamare. Si può controllare anche su www.prisonradio.org.
Chiaramente Mumia ha bisogno di una diagnosi immediata, e poi di un piano di trattamento specialistico. Unitevi a noi nel mantenere Mumia vivo, e poi nel vederlo libero.
post scriptum: la chiamata telefonica è avvenuta perché la gente ha agito e ha chiamato, via fax e inviati via mail. Grazie.
18 maggio 2015
Questa mattina gli avvocati del prigioniero politico Mumia Abu-Jamal hanno intentato una causa nel Distretto Centrale della Corte Federale della Pennsylvania in cui si chiede l’accesso immediato al loro cliente, che è tenuto praticamente in isolamento al Centro Medico Geisinger da martedì 12 maggio. Da quel momento ad Abu-Jamal sono state impedite tutte le comunicazioni con i suoi avvocati.
Bret Grote dell’Abolitionist Law Center e Robert Boyle, avvocati di Abu-Jamal, sono querelanti nella causa insieme ad Abu-Jamal. Sono stati depositati un’ingiunzione preliminare e un ordine restrittivo provvisorio chiedendo alla corte di disporre un’ordinanza che garantisca ad Abu-Jamal le visite con i suoi avvocati e con la moglie, Wadiya Jamal.
Martedì 12 maggio scorso in serata Mumia è stato preso dall’infermeria della prigione al Geisinger Medical Center di Danville, PA. Da quella notte non è stata consentita alcuna visita e l’ospedale e il DOC hanno impedito il suo accesso costituzionalmente protetto alla giustizia e alla difesa. Inoltre, ai suoi stretti familiari sono state impedite le visite.
Quest’azione legale cerca di ripristinare immediatamente il diritto costituzionale del signor Abu-Jamal di accedere alla giustizia.
Bret Grote nota: “Il DOC ha dimostrato ancora una volta il suo disprezzo per i diritti umani e un’assistenza sanitaria adeguata, tenendo Mumia Abu-Jamal in isolamento dalla famiglia e dagli avvocati. Invece di riconoscere il valore del sostegno familiare e della consulenza legale per tutelare e migliorare la sua salute, il DOC sta trattando Mumia come una proprietà a cui possono essere arbitrariamente e impunemente negati accesso ed informazioni.”
Secondo l’avvocato di Abu-Jamal, Robert Boyle, “I parenti stretti dei prigionieri hanno il diritto di conoscere lo stato medico dei loro cari in caso di ricovero ospedaliero; e tutti i prigionieri hanno il diritto di comunicare con il loro avvocato, soprattutto in caso d’emergenza. Che il mio cliente e la sua famiglia siano stati privati di questi diritti è una violazione costituzionale “.
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